mercoledì 25 aprile 2018

Wenders su Salgado

Gli interessava davvero degli esseri umani. Dopotutto, gli esseri umani sono il sale della terra.

Da "Il sale della terra" di Wim Wenders, su Sebastiao  Salgado





domenica 15 aprile 2018

Storie della tua vita, di Ted Chiang

Ti prenderò in braccio trascinandoti  a letto, e nel mentre non farai che frignare per muovermi a pietà, ma la mia unica preoccupazione sarà di potermi rilassare un po'. Tutti i voti che avevo fatto da piccola, ripromettendomi che quando sarei stata madre avrei dato delle risposte ragionevoli, che avrei trattato i miei figli come delle persone intelligenti, dotate di raziocinio. È stato tutto inutile: sto per diventare come mia madre. Potrò lottare quanto voglio, ma niente mi impedirà di scivolare lungo quella spaventosa china.
P148
Il linguaggio con cui si esprime l'universo ha una grammatica assolutamente ambigua. Ogni evento fisico è un'espressione che può essere analizzata in due modi del tutto diversi, uno causale e l'altro teleologico. Sono entrambi validi, e a prescindere dal contesto non è possibile scartarne nessuno. (...) Gli uomini avevano sviluppato una coscienza di tipo sequenziale, e gli eptapodi ne avevano sviluppata una di tipo simultaneo. Noi percepiamo gli eventi secondo un ordine, in un rapporto di causa-effetto fra l'uno e l'altro. Loro percepiscono tutti gli eventi in una sola volta, a partire da un obiettivo che li collega tutti quanti. Un obiettivo di minimo o di massimo.
P152
Ciò che mi rendeva possibile agire liberamente mi impediva al tempo stesso di conoscere il futuro. Adesso che conosco il futuro, al contrario, non agirei  mai in contrasto con esso, e questo significa anche non rivelare agli altri ciò che so. Chi conosce il futuro non ne parla. Quelli che hanno letto il Libro delle Ere non ammetteranno mai di averlo fatto.
P156
Nel linguaggio performativo, il dire equivale al fare.
Per gli eptapodi, l'intero linguaggio era performativo. Invece di usarlo per le informazioni, lo usavano per mettere in atto qualcosa. Quindi, certo, gli eptapodi sapevano già cosa sarebbe stato detto un una conversazione, ma perché il loro sapere si trasformasse in realtà, la conversazione doveva innanzitutto avere luogo.
P157
Di colpo mi venne in mente che il termine performativo era morfologicamente simile a performance, che poteva descrivere la sensazione di conversare sapendo già cosa verrà detto: era come recitare a teatro, in effetti.
P158

Pur avendo una buona padronanza dell'Eptapode B, mi rendo conto di non vivere la realtà come la vive un eptapode. (...) Di tanto in tanto, però, ho degli sprazzi in cui predomina l'Eptapode B, e riesco a vivere contemporaneamente passato e futuro. La mia coscienza diviene brace, una brace lunga cinquant'anni che arde al di là del tempo. Nel corso di questi brevi sprazzi, percepisco l'intero periodo simultaneamente. È un periodo che abbraccia il resto della mia vita, e per intero la tua.
P160

Il lavoro con gli eptapodi ha cambiato la mia vita. Ho conosciuto tuo padre e ho imparato l'Eptapode B, e sono queste due cose a fare sì che ti conosca già adesso, su questa veranda al chiaro di luna. Alla fine, fra diversi anni, non avrò più né tuo padre né te. L'unica cosa che mi resterà sarà il linguaggio degli alieni. Così ora sono bene attenta a captare ogni minimo dettaglio.
Conoscevo la mia destinazione fin dal principio, e scelgo la mia strada di conseguenza. Ma vado verso una gioia estrema, o verso un estremo dolore? E ciò che realizzero' sarà un minimo, o piuttosto un massimo?
P164
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...